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GIUDECCA
L'Isola della Giudecca si trova a circa 400 metri
a sud di Venezia ed è separata dalla città dall'omonimo
Canale. La Giudecca è composta a sua volta da 8 isole
e conta circa 4500 abitanti. Anticamente la Giudecca fu abitata fin dal IX secolo ed il nome
dell'isola era Spina Longa, dovuto al suo profilo
lungo e stretto, simile a quello della lisca di pesce. Il tratto di
laguna tra la Giudecca e Venezia si chiamava Canale Vigano.
Più tardi il nome divenne Zuecca ed infine Giudecca perchè in
questa parte della città vennero confinati gli Ebrei o "Giudei".
Dal 1298 essi furono trasferiti in terraferma e nel
1516 vennero costretti a risiedere nel
Ghetto di Venezia. Così la Giudecca diventò un luogo esclusivo
per la nobiltà dell'epoca, prima che la zona della Riviera
del Brenta, con le sue ville, diventasse di moda. La
Giudecca visse quindi un periodo di splendore con la
costruzione di palazzi, ville con orti, chiese e conventi (nei
tempi antichi ce n'erano ben otto). Nel corso del XX secolo
quest'isola divenne un sobborgo popolare della città con sede di
alcune medie industrie quali la Junghans,
il Mulino Stucky (costruito nel 1896
dall'architetto tedesco Ernest Wullekopf), e molti piccoli
cantieri navali dislocati nella parte sud.
La Giudecca a nord è fornita di una lunga Fondamenta (riva),
dalla quale si possono ammirare le Zattere,
il Bacino di S. Marco e l'
Isola di San Giorgio Maggiore. Dalla riva tramite delle lunghe
e strette calli si arriva a sud della Giudecca:
da lì si vede il panorama della Laguna con alcune isole non lontane.
Il punto di interesse principale della Giudecca si può considerare senza dubbio
la Chiesa del Redentore in stile neoclassico
(iniziata nel 1577 dal Palladio e portata a compimento nel 1592
da Antonio da Ponte). Tale tempio votivo fu eretto per volere del
Senato a seguito della fine della terribile pestilenza del
1575-76 che decimò la popolazione della città, uccidendo
oltre 45.000 persone. Ogni terza
domenica di luglio la Signoria doveva recarsi in visita alla chiesa
per la ricorrenza. All'interno sono visibili alcuni pregevoli
dipinti tra i quali "Il Battesimo di Cristo" di Paolo Veronese e
"La Deposizione dalla Croce" di Jacopo Palma il Giovane.
Al giorno d'oggi la
Festa del Redentore deve la sua notorietà
ai fuochi d'artificio che vengono esplosi in bacino S. Marco alle 23,30
(terzo sabato del mese di luglio) e che durano quasi 40 minuti, ai quali assistono
migliaia di persone dalle barche e dalle rive. Per l'occasione
viene posizionato un ponte di barche (percorribile a piedi) che
parte dalle Zattere, attraversa il Canale della Giudecca e arriva
proprio di fronte alla Chiesa del Redentore.
Per arrivare alla Giudecca da Piazzale Roma o
dalla stazione si possono prendere le linee di vaporetti 2 o 4.1
fornite da Actv (tariffa € 7,00). Per raggiungere la Giudecca da S. Marco
si può prendere dalla fermata "S. Zaccaria" (Jolanda) la linea 2 o 4.2.
La Giudecca ha le seguenti fermate dei vaporetti: "Palanca", "Redentore" e
"Zitelle". Il termine Palanca deriva dal nome della moneta che
si doveva pagare un tempo ai traghettatori per passare il Canale della
Giudecca a remi. Dalla fermata "Zattere" si può passare traghetto con la linea 2.
RISTORANTI DELLA GIUDECCA
Trattoria ai Cacciatori - Giudecca, 320. A cento
metri dalla fermata dei vaporetti "Palanca". Telefono +39 041 5285849.
Aperto dalle 7 alle 23, chiuso il lunedì. Ottimi piatti a base di pesce,
personale giovane e attento. Dai tavoli posizionati sulla riva si gode
di un bel panorama.
Attualmente la Giudecca sta vivendo un periodo di rivalutazione.
Alle sue estremità sono localizzati due tra i più prestigiosi hotel:
Cipriani e Hilton, quest'ultimo
sorge nell'area del Mulino Stucky, inaugurato nel giugno 2007 dopo
un'attenta ristrutturazione durata 5 anni. Dalla sua sommità, la
cosiddetta Skyline, si può ammirare un panorama mozzafiato della
città e della laguna circostante, Giudecca compresa. Lo
Skyline è anche un lounge bar aperto al pubblico dalle ore 18. Si può
andare all'Hilton grazie a dei motoscafi gratuiti in partenza da S. Marco
e dalle Zattere ogni 20 minuti. Poco lontano si trova il raffinato
Harry's Dolci, locale affacciato sul Canale della Giudecca, di
proprietà di Cipriani, tel. +39 041 5224844. In un angolo nascosto
della Giudecca possiede una casa il cantante inglese Elton John.
Ha aperto i battenti fin dal 1921 la Fabbrica di Tessuti Fortuny
(Giudecca, Fondamenta S. Biagio, tel. +39 041 5285078)
che usa per le sue produzioni artistiche i macchinari progettati dal suo
fondatore,
Mariano Fortuny. Sempre in questa zona della Giudecca si trova
l'Archivio Luigi Nono, creato dalla vedova del noto compositore di
musica contemporanea. L'ex area Junghans, dove un tempo si fabbricavano
orologi, ha cambiato aspetto diventando un nuovo quartiere della Giudecca
progettato da architetti di fama internazionale e che possiede al suo interno il piccolo ma attivo
Teatro Junghans (dal febbraio 2005). Poco oltre si trova la
Canottieri Giudecca, tel. +39 041 5287409, una società remiera
fondata nel 1981 che organizza anche corsi di voga alla veneta,
canottaggio e vela al terzo.
Ci sono altre due importanti chiese che si trovano lungo
la riva della Giudecca. La prima, la Ch. di Santa Maria
della Presentazione detta anche Chiesa delle Zitelle,
si chiama così perchè nel convento adiacente esisteva nel sec. XVIII un istituto
per ragazze povere. L'edificio venne terminato nel 1586 da Jacopo
Bozzetto da un progetto attribuito al Palladio. All'interno
si ammira il dipinto di Jacopo Palma il Giovane "Orazione
nell'Orto". Questo luogo di culto si trova a pochi passi dall'omonima
fermata dei vaporetti.
Poco lontano dalle Zitelle, sempre lungo la riva della Giudecca si
vede l'edificio moderno in stile neogotico progettato dal
pittore Mario de Maria nei primi anni del novecento.
Alla Giudecca essa è stata ribattezzata "Casa dei Tre Oci"
(dei tre occhi) per via delle tre enormi finestre che
la caratterizzano. Attraversando qui la Giudecca si può arrivare
a Villa Herriot, sede di una celebre scuola di restauro
artistico. All'estremità opposta dell'isola della
Giudecca è localizzata la Chiesa di Sant'Eufemia
che fu fondata nel IX secolo. All'interno ci sono alcuni mirabili
dipinti di epoca rinascimentale, (tra i quali spicca un trittico
di Bartolomeo Vivarini), e settecentesca. La fermata più vicina
ad essa è "Palanca", a soli 150 metri.
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